“Rileviamo un moderato ottimismo nel settore turistico alberghiero sia per Venezia che per il litorale. Tuttavia, la crescente tendenza a prenotare all’ultimo minuto fa sì che diventi difficile per gli operatori programmare assunzioni e organizzare il lavoro”. È quanto afferma Patrizia Gobat, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia.
“Le aziende faticano non poco a trovare personale anche perché non possono, al momento, assicurare contratti stabili – sottolinea Gobat -. Altro fattore che comporta alcune difficoltà di assunzione da parte dei datori di lavoro è rappresentato dagli stipendi. Sempre più spesso sentiamo i dipendenti affermare che i datori non riescono a trovare forza lavoro perché gli stipendi sono bassi. In realtà, la maggior parte delle aziende veneziane rispetta i contratti collettivi nazionali di lavoro, mentre sono i dipendenti a pretendere stipendi più alti proprio perché c’è carenza di manodopera. Se i flussi turistici confermeranno le previsioni, comunque, si spera in una buona stagione dal mese di giugno”.
Molte anche le richieste di lavoratori stranieri. “Si guarda ai rifugiati ucraini come una risorsa che potrebbe aiutare a colmare, in parte, il gap tra domanda e offerta, – spiega Gobat –, mentre resta purtroppo ancora troppo diffuso il disinteresse verso qualsiasi tipo di occupazione di coloro che percepiscono sussidi statali”.
E conclude: “Per noi consulenti del lavoro è fondamentale diffondere la cultura della legalità, il rispetto delle regole e della sicurezza in un settore in cui il lavoro irregolare e sommerso è ancora piuttosto diffuso”.
L’intervento della presidente Patrizia Gobat al tg di Telepordenone: